SINDROME DI OSGOOD SCHLATTER

La sindrome di Osgood Schlatter o Osteocondrosi è un processo degenerativo dell’estremità tibiale anteriore a livello del ginocchio.

Questa patologia prende il nome da chi la descrisse per la prima volta nel 1903 dal Dottor Robert Osgood e dal Dottor Carl Schlatter e con il termine Osteocondrosi si indica un gruppo di patologie che riguardano l’osso e la cartilagine e che hanno una causa degenerativa.

 

La OSD (Osgood Schlatter Disease) è caratterizzata dalla presenza di dolore e gonfiore a livello della tuberosità tibiale, prominenza ossea appena al di sotto della rotula. È una patologia tipica dell’età adolescenziale dovuta a ricorrenti stress in trazione (continue sollecitazioni e attivazioni) da parte del muscolo quadricipite sulla tuberosità e microtraumi a livello della stessa in fase di accrescimento.

In chi si manifesta?

Tipicamente si presenta maggiormente nei maschi tra i 12-18 anni (incidenza del 72%), mentre nelle bambine si presenta prima, intorno agli 8-12 anni. La OSD, in circa 20-30% dei casi, può insorgere in entrambe le ginocchia. (figura 1).

La diffusione della sindrome tipicamente maschile può essere dovuta alla partecipazione maggiore all’attività sportiva da parte dei ragazzi ed alla rapidità dello sviluppo nell’età adolescenziale rispetto alle femmine.

In chi svolge attività sportiva si presenta maggiormente (21% della popolazione) contro un 4,5% dei soggetti sedentari.

Come si presenta??

I pazienti con OSD presentano dolore nella porzione anteriore del ginocchio durante l’attività o nelle ore appena successive, sintomatologia che però migliora con il riposo.

Se si applica una pressione nella regione del tubercolo tibiale e al tendine patellare (figura2) si ha dolore. Inoltre, tutte le attività che richiedo l’attivazione del quadricipite (come ad esempio calciando il pallone o saltando) aggravano la sintomatologia perché sollecitano l’inserzione del tendine. Il dolore può essere rievocato chiedendo al paziente un’estensione del ginocchio contro resistenza.

 

Come si fa diagnosi?

La diagnosi di OSD viene fatta dallo specialista attraverso domande e test ortopedici specifici, l’osservazione clinica e l’esame obiettivo del paziente, integrati dalla radiografia in modo da valutare al meglio la tuberosità tibiale e osservare se è conservata la regolarità delle strutture anatomiche (ad esempio se ci sono lesioni del tendine o infiammazione della cartilagine) (come indicato dalla freccia nella figura 3).

L’esame che potrà ritenere opportuno effettuare il medico specialista, è la risonanza magnetica (RMN) in grado di evidenziare meglio il quadro clinico mostrando il grado di tumefazione dei tessuti circostanti all’articolazione del ginocchio e possibili raccolte di liquido infiammatorio intorno all’osso (figura 4).

Cosa Fare??

La OSD ha una risoluzione spontanea dopo un periodo di cessazione dall’attività fisica (circa 6 mesi), utilizzo di ghiaccio locale e Farmaci antinfiammatori, ma i pazienti riportano comunque dolore nel lungo periodo (>24 mesi dalla diagnosi).

10°

E’ possibile utilizzare un tutore (figura 5) che blocca i movimenti del ginocchio per 6-8 settimane. Per ridurre l’attività muscolare, in particolare della porzione di quadricipite che estende il ginocchio, durante il periodo di inattività, dopo il quale, è possibile il rientro graduale all’attività sportiva senza dolore nel giro di 2-4 settimane.

Ascoltate i ragazzi

Vorremmo sensibilizzare genitori, allenatori ed educatori dei ragazzi di quest’età a non sottovalutare il dolore da loro riferito. Molte volte infatti la patologia è presente e misconosciuta e non riconducibile a traumi pregressi o fratture.

Lo specialista saprà consigliarvi per una tempestiva diagnosi e trattamento.