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Gravidanza: prevenzione posturale e riabilitazione post-partum

La gravidanza, pur essendo una condizione assolutamente normale rappresenta anche l’evento umano più straordinario in assoluto: è uno dei periodi più particolari nella vita di una donna.

Quando scopre di essere incinta, la donna può provare un insieme di emozioni contrastanti, raggiungendo l’apice della felicità da una parte e quello delle preoccupazioni e dei cambiamenti dall’altra, e proprio per questo, diviene importante comprendere quali comportamenti ed abitudini sia meglio adottare durante questi nove mesi.

La gravidanza è un evento molto delicato sotto molti aspetti: da quello biologico, a quello psicologico, fino a quello sociale e a quello affettivo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce che “la promozione della salute e del benessere in gravidanza implica il prendersi cura della donna come persona, ossia nella complessità degli aspetti biologici, psicologici e socio-affettivi”.

I cambiamenti del corpo in gravidanza

In pochi mesi il corpo si modifica per adattarsi all’evoluzione del feto in tutte le sue fasi, accogliendolo, proteggendolo e nutrendolo.

La crescita del feto durante la gravidanza implica una necessaria “riorganizzazione” del corpo e della postura della mamma per renderli più funzionali. Questo avviene sia a livello degli organi pelvici e dei muscoli addominali, sia a livello dell’aumento volumetrico dell’utero, che influenza l’assetto del tronco e degli arti inferiori.

Il mantenimento dell’elasticità dei muscoli del tronco e del bacino sono indispensabili per consentire di attraversare in modo sereno questo periodo, senza incorrere in disturbi che, una volta insorti, possono essere difficili da trattare.

In questo periodo il corpo della donna subisce molti cambiamenti: l’aumento dell’addome, il condizionamento fisico, la nuova postura, le variazioni ormonali, i muscoli addominali che si distendono; cambiamenti che sono spesso causa di dolori a livello lombare, pubico e sacro-iliaco. Difatti, il dolore lombare ha un’alta incidenza in gravidanza: ne soffre tra il 50 ed il 90% delle donne ed è una condizione che può rendere più difficile il parto e che, in circa il 25- 40% dei casi, può protrarsi anche dopo la nascita del bambino.

I trattamenti di supporto

È molto importante che questo processo ed i cambiamenti ad esso annessi, seppur naturali, non incontrino particolari ostacoli che possano creare difficoltà. Se la donna in passato ha subito traumi, incidenti, interventi chirurgici, questi cambiamenti corporei possono essere causa di dolori durante la gravidanza.

Gravidanza e trattamento fisioterapico

Un modo per ovviare a questi disagi, evitando che si trasformino in patologia, c’è e viene definito “fisioterapia preparatoria”.

Si tratta di un insieme di tecniche e programmi specifici che aiutano le mamme durante la gestazione; utili per la prevenzione del mal di schiena e per mantenere una postura corretta in gravidanza.

La fisioterapia è importante anche nella prevenzione della diastasi degli addominali. Infatti, il suo compito è quello di elasticizzare la muscolatura attraverso esercizi mirati volti a migliorare la respirazione, limitare crampi e gonfiore agli arti inferiori, preparare il bacino al parto ed “educare” la paziente all’importanza della riabilitazione del pavimento pelvico post-parto.

Utile è anche “l’istruzione” all’igiene posturale nella prevenzione di cervicalgie, dorsalgie e tendiniti agli arti superiori.

Gravidanza e trattamento osteopatico

Anche l’osteopatia risulta un valido aiuto e un supporto per garantire una gravidanza più facile e piacevole, rendendo più funzionali le strutture che hanno perso un proprio equilibrio.

L’osteopata lavora, quindi, attivamente sul corpo della paziente con tecniche dolci finalizzate a rilassare i tessuti e a recuperare la mobilità di articolazioni e muscoli.

L’intervento osteopatico è utile sin dai primi mesi della gravidanza in quanto si possono prevenire da subito la presenza di eventuali rigidità articolari e muscolari che, peggiorando negli ultimi mesi della gravidanza, potrebbero essere causare dolori.

I due approcci, fisioterapico ed osteopatico, sono quasi sempre integrati l’uno con l’altro, perché consentono di ottenere maggiori risultati e di rendere la paziente autonoma con esercizi che possono essere facilmente riprodotti a casa.

Gravidanza e trattamento chiropratico

Un’altra tecnica a cui è consigliabile affidarsi in stato di gravidanza è quella chiropratica.

Negli ultimi anni la chiropratica ha aiutato numerose donne in status di gravidanza sia per quanto riguarda le nausee mattutine che per il parto vero e proprio. Ci sono studi che affermano che donne in gravidanza che vengono trattate da chiropratici hanno un parto più rapido e meno doloroso.

Affidarsi ad un chiropratico durante la gravidanza è importante per mantenere l’allineamento pelvico, affinché non venga compromessa la quantità di spazio disponibile per lo sviluppo corretto del bambino e per evitare quindi la cosiddetta “restrizione intrauterina”. Altri effetti benefici riguardano la riduzione della durata del travaglio e del parto, nonché la riduzione della possibilità di incorrere in un parto cesareo e la diminuzione degli attacchi di mal di testa.

Riabilitazione fisioterapica post-partum

Il post-partum e il puerperio rappresentano un periodo importante di recupero psicofisico che richiede un programma di assistenza adeguato.

I disturbi che più si manifestano durante il periodo del puerperio riguardano le disfunzioni urinarie, le algie lombosacrali e pelviche persistenti e l’indebolimento dei muscoli addominali.

Durante la gravidanza, i muscoli addominali si affaticano e si rilassano. Dopo il parto quindi, risulta importante ritonificare la fascia addominale con una adeguata terapia riabilitativa la quale avviene solo dopo la riabilitazione perineale, se necessaria, al fine di evitare conseguenze negative su un perineo non stabilizzato (perdite urinarie, discesa di organi).

Questo tipo di riabilitazione ad effetto restitutivo ed antinfiammatorio deve essere eseguita da un fisioterapista, in quanto non si tratta di addominali classici, che appesantiscono il pireneo, ma di addominali ipopressivi che mirano a ridurre la pressione all’interno dell’addome.

Anche i problemi della pelle che bisogna affrontare dopo il parto possono essere sottoposti al trattamento fisioterapico, il quale può contribuire al ripristino della struttura dei tessuti,
favorendo una rapida guarigione della sutura esterna ed interna dell’utero (i.e. delle cicatrici).

Il consiglio del medico

Per evitare dolori alla schiena, frequenti soprattutto nell’ultimo trimestre quando il peso del pancione spinge sulla fascia lombare, è importante riservare alla schiena e alla postura assunta un’attenzione di riguardo sin dall’inizio della gravidanza. Con le giuste accortezze e con la terapia mirata, inoltre, si può ambire al ritorno alla normalità dopo il parto e, affinché sia possibile, occorre che le donne siano ben informate, sostenute e accompagnate lungo tutto il percorso di gravidanza e anche nel periodo immediatamente successivo, supportando un recupero a tutto tondo ed ottimale del fisico e della mente.