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Giornata mondiale della salute: tra equità e prevenzione

“Salute per tutti” (“Health For All”), è il tema scelto per la Giornata mondiale della salute 2023 che ricorre il 7 aprile di ogni anno, data contigua alla Giornata mondiale dell’attività fisica che si celebra il 6 aprile (sostenuta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite). Due date correlate per evidenziare l’importanza del tema volto al benessere a 360 gradi dell’individuo.

Essendo di fondamentale importanza per una vita degna di essere vissuta a cospetto della collettività a cui apparteniamo, essere in salute non rappresenta solo un fatto personale, ma anche sociale. Difatti, la salute di ognuno di noi ha un impatto diretto sulla società, contribuendo allo status di salute collettivo.

Una giornata per l’abbattimento delle barriere sanitarie

Istituita nel 1948 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che quest’anno celebra 75 anni di miglioramento della salute pubblica, questa giornata mette in evidenza l’importanza di affrontare ed eliminare le disuguaglianze e richiama l’attenzione sulla necessità di una visione più ampia del concetto di salute.

L’OMS ha sollecitato nella sua costituzione la salute come diritto fondamentale di ogni essere umano oltre che come fondamento della pace e della sicurezza. Con l’istituzione di questo giorno si vuole anche dare un’opportunità per affrontare le sfide sanitarie di oggi e di domani. Si vuole, inoltre, mantenere il mondo sicuro e abbattere le barriere geografiche, di modo che tutti, ovunque, possano godere del diritto dei più alti standard di salute e benessere possibili.

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 menziona la salute come elemento essenziale per un tenore di vita adeguato; diritto altresì riconosciuto come umano nel Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali del 1966. Si tratta perciò, di un diritto fondamentale per tutti gli Stati, i quali non si risparmiano nel difenderlo anche attraverso dichiarazioni internazionali, leggi e politiche nazionali.

Come stabilito dall’Art. 32 della Costituzione Italiana, l’OMS vede il diritto alla salute come un diritto che non si limiti alla sola assenza di malattia, ma che comprenda anche il benessere fisico, mentale e sociale. Ha quindi una rilevanza inestimabile ed è una componente necessaria per poter condurre una vita dignitosa.

La Giornata mondiale della salute e il gap di accessibilità tra paesi ricchi e poveri

Nonostante il susseguirsi nel corso del tempo di leggi e di sviluppi, purtroppo le disuguaglianze sanitarie continuano ad esistere e, oltre che incentivare il divario di equità, minacciano anche i progressi compiuti fino ad oggi. Questa giornata dedicata alla salute costituisce anche una strategia per indirizzare una maggiore attenzione verso i gruppi più vulnerabili ed emarginati.

Lo scoppio della pandemia da Covid-19 ha rimarcato ancora una volta la crepa esistente fra i diversi paesi del mondo. Alcuni hanno dimostrato di disporre di risorse economiche ed istituzioni in grado di resistere alle ondate del contagio, mentre in altri la diffusione del virus ha contribuito ad inasprire ulteriormente le condizioni di povertà della popolazione.

Esistono, quindi, tutt’oggi, delle situazioni in cui garantire il rispetto del diritto alla salute è ancora difficoltoso. Basti pensare all’approvvigionamento dei vaccini: i paesi ricchi hanno potuto ottenerne in quantità adeguata rispetto alla densità della popolazione, a differenza dei paesi più poveri ed instabili che non godono ancora di sistemi sanitari efficienti.

Un esempio ci viene fornito da realtà come l’Africa subsahariana e l’Asia meridionale, che risultano essere le più colpite da questo problema. Si tratta di paesi che, da soli, contano la metà dei decessi infantili nel mondo: sono oltre 13 milioni i bambini di età inferiore ai 5 anni che ogni anno muoiono per malattie che avrebbero potuto essere prevenute, o curate.

La prevenzione: un diritto ed un dovere fondamentale per il bene collettivo

La medicina è da sempre legata alla prevenzione. Già Ippocrate (460 a.C. – 377 a.C.), il padre della medicina, individuò in alcune abitudini alimentari il fondamento per mantenersi in buona salute.

Condurre uno stile di vita sano è imprescindibile dall’essere in salute. Se si vuole stare bene la parola chiave è cooperare. Se una persona contamina l’ambiente che frequenta, la probabilità che anche gli altri si ammalino aumenta e più persone si ammalano, più basse potrebbero essere le opportunità di cura che vengono garantite. La salute, inoltre, è al contempo locale e globale: per stare bene a livello globale dobbiamo assicurarci un buon livello di salute locale.

Per poter raggiungere tale obiettivo l’azione da adottare è anzitutto quella della prevenzione, che deve essere uno scenario “vivo”, un modo radicato di pensare, di agire e di fare salute e non solo un pensiero, o un concetto di cui si sente parlare.

Tantissimi sono gli studi scientifici che hanno dimostrato l’importanza della prevenzione per ridurre l’incidenza delle malattie e la mortalità. Quasi l’80% dei casi di malattie cardiache ed ictus potrebbero essere prevenuti. Anche malattie come il diabete di tipo 2, alcuni tipi di tumori e di demenze si possono prevenire con una diagnosi precoce.

Salute, prevenzione ed informazione: un progetto più ampio

In questo contesto, l’OMS e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) mirano a potenziare le capacità delle persone di fare scelte responsabili per il proprio benessere. Indire la Giornata mondiale della salute è la fase iniziale di un progetto più ampio volto all’informazione sull’importanza non solo della salute, ma anche del fare periodicamente prevenzione, per far sì che maturi in ognuno di noi uno status di consapevolezza.

All’interno di questo progetto, la prevenzione e la promozione della salute vengono veicolate non solo attraverso l’importanza della diagnosi precoce ed il ruolo fondamentale delle vaccinazioni, ma anche attraverso una consapevolezza di quelli che sono i fattori di rischio comportamentali, che possono essere modificati: dal contrasto alle disuguaglianze all’azione sinergica di vari settori a livello sociale, economico ed ambientale. Una prevenzione e una promozione della salute in grado di abbracciare il concetto dello star bene ad ampio raggio, garantendo, così, buone condizioni di vita per tutti.